Per celebrare i 130 anni di Opinel, abbiamo fatto qualche domanda alla fotografa
Aurélie Jeannette.

AURÉLIE JEANNETTE, Fotografa

Desidera dire qualche parola di presentazione?

Sono fotografa nel settore gastronomico e dell'arte di vivere, ma prima di ciò ho anche un'altra vita. Sono stata responsabile di ristoranti a Grasse, a Centuri - Cap Corse, e di un frantoio a Grasse. Mi piace cucinare, incontrare persone e amo la natura. Ho degli alveari e presto avrò un orto in permacultura.

Qual è il suo primo ricordo di Opinel?

Da piccola, mio nonno materno ci fabbricava dei fischietti in nocciolo con il tuo Opinel che teneva sempre in tasca.

Per molti, Opinel è sinonimo di trasferimento e know-how. Quali sono per lei i valori che Opinel desidera veicolare?

La sobrietà, la condivisione e il rispetto per la natura.

Se dovesse sceglierne solo uno, quale sarebbe il suo coltello di riferimento Opinel?

Il N°08, sempre in borsa con me o la lama a becco d'uccello che non mi abbandona mai in cucina. Ah, questi sono due!

Opinel in tre parole?

Semplice, intramontabile, amichevole.

Crediti foto: Aurélie Jeannette